Giornata Mondiale dell'Acqua 2023

   

Che cos’è la giornata mondiale dell’acqua e perché si celebra?

Il World Water Day è una giornata internazionale istituita dalle Nazioni Unite a seguito del Summit della Terra di Rio, svoltosi nel 1992, parte dell’Agenda 21.

Focalizzata sull’importanza della risorsa vitale essenziale per mantenere viva la biodiversità, la giornata mondiale dell’acqua affronta una tematica correlata differente in ogni sua edizione.

Lo scopo principale è quello di raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile SDG 6, ovvero l’accesso ad acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

In che cosa consiste la giornata mondiale dell’acqua?

Alla ricorrenza partecipano tutti gli stati membri, con l’invito a organizzare eventi e manifestazioni per sensibilizzare contro la crisi idrica.

Ma non solo, tantissime associazioni ed enti no-profit si fanno promotori di questa giornata e contribuiscono in modo organico al passaparola.

Inoltre, a partire dal 1997, il World Water Council organizza un forum sull’acqua (World Water Forum) a cadenza regolare, per fare il punto sui cambiamenti climatici e sulle problematiche internazionali legate all’approvvigionamento dell’oro blu.

La prossima edizione si terrà a Bali, dal 18 al 24 maggio 2024.

Crisi idrica mondiale, perché è importante il World Water Day

L’esigenza di istituire una giornata mondiale dell’acqua è nata dai dati poco confortanti sull’accessibilità di questo bene alla popolazione della Terra.

A oggi, secondo l’Onu, sono ancora 2 miliardi le persone che vivono in condizioni critiche di crisi idrica e non hanno accesso all’acqua potabile nel loro quotidiano.

I dati del 2019 dell’Unicef, parlano di 4,2 miliardi di persone che non hanno servizi igienici adeguati e 3 miliardi che non dispongono di strumenti per provvedere all’igiene di base (come lavarsi le mani).

I cittadini del mondo senza accesso sicuro all’acqua sono uno su dieci, mentre in quasi 150 milioni si abbeverano da bacini idrici non controllati.

Negli ultimi vent’anni hanno avuto accesso a servizi igienici 2,1 miliardi di persone, mentre sono 2 miliardi coloro che non hanno a disposizione un bagno.

Di questi, la maggior parte abitano aree rurali nelle aree meno sviluppate e più povere del mondo.

I Paesi che dispongono di un regolare servizio idrico tendono invece a sprecare tantissima acqua, utilizzandone più del dovuto.

L’Italia ha uno dei primati peggiori, con un consumo pro capite di 220 litri contro il 165 della media delle nazioni europee.

Nonostante questo, e grazie a iniziative come la giornata mondiale dell’acqua, la consapevolezza su questo aspetto è cresciuta negli ultimi anni.